San Quirico (Sàn Chîgo/’saŋ ‘kiigu/ in ligure) è un quartiere genovese della val Polcevera, situato tra Bolzaneto e Pontedecimo.
Fu comune autonomo sino al 1926, quando venne aggregato alla Grande Genova.
Dal 2005 fa parte, insieme all’ex circoscrizione di Pontedecimo, a cui era aggregato, del Municipio V Valpolcevera, che comprende anche i quartieri di Bolzaneto e Rivarolo.
La chiesa parrocchiale dei Santi Quirico e Giulitta
Si ritiene che una cappella dedicata ai santi Quirico e Giulitta esistesse già intorno all’XI secolo, ma come altre chiese della val Polcevera è citata per la prima volta nel 1143 sul “Registro Arcivescovile” delle decime, come cappella soggetta alla pieve di San Cipriano.
Ricostruita nel XVII secolo, fu consacrata il 24 luglio 1768 dall’arcivescovo Giovanni Lercari, ma a metà del XIX secolo minacciava rovina e si rese necessaria una nuova ricostruzione, completata nel 1851.
Dal 2015 la chiesa è in fase di restauro dopo molti anni di incuria e di lunga attesa per i lavori.
Chiesa di San Biagio
Anche della chiesa di San Biagio, costruita sul sito di un’antica rocca difensiva, si hanno le prime notizie dal registro delle decime del 1143, in cui è citata come una cappella dipendente dalla pieve di San Cipriano, ma divenne parrocchia autonoma già nel Duecento. Accanto alla chiesa sorge il seicentesco oratorio di Nostra Signora del Rosario.
L’edificio ha una struttura architettonica esternamente molto semplice, con un unico accesso sul lato a ovest.
Chiesa di S.M. Assunta al Serro
La chiesa di Santa Maria Assunta al Serro fu costruita nel secondo dopoguerra in sostituzione di una piccola cappella, peraltro appena costruita, che si trovava sulla sponda opposta del Polcevera, demolita per l’ampliamento della raffineria ERG. La prima pietra del nuovo edificio sacro fu posta il 1º novembre 1951 alla presenza dell’arcivescovo Giuseppe Siri, i lavori furono completati nel 1959. Fu consacrata dallo stesso cardinale Siri il 23 aprile 1960, che la eresse in parrocchia con suo decreto del 2 aprile 1961. La prima pietra fu posta in realtà sulla sponda destra del Polcevera, di fronte all’attuale chiesa, e là fu subito edificata la piccola cappella che cinque o sei anni dopo venne demolita per far posto alla raffineria.
La chiesa, esternamente rivestita di mattoni a vista, è sovrastata da una grande cupola. All’interno si trova una Via Crucis dello scultore siciliano Francesco Messina (1900-1995).
Cappella di Nostra Signora del Rosario
Lungo l’antico percorso che sale da Pontedecimo a San Biagio (via Rosetta) sorge una modesta cappella intitolata a Nostra Signora del Rosario, ma conosciuta come “cappella del Prato”, la cui costruzione fu patrocinata dalle ricche famiglie genovesi proprietarie di case di villeggiatura sulla collina di San Biagio.
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